Sono stata ammaestrata...

Anzi, meglio dire SIAMO stati ammaestrati, tutti e 5.

Da 3 anni ormai, come si annusa la prima aria frizzantina di fine ottobre, ecco che arriva zompettando LUI. Ovvero Pippo, come abbiamo soprannominato il pettirosso. Tutto cicciottoso che saltella su due zampine sottilissime, con gli occhietti vispi e il capino che piega di lato quando ti guarda. Rosso sfavillante in petto.E l'inconfondibile piumetta bianca arruffata che ha sull'ala sinistra.
Arriva svolazzando allegro, col suo inconfondibile cinguettio, come lo sento esco in giardino e lui è là, che sfarfalla tra i rami del tiglio, poi mi vede e viene a salutarmi. Da 3 anni come arriva mi chiama e appena mi vede comincia a danzarmi attorno come a volermi dire "Sono arrivato!"
Una gioia. Grandissima.
E da fine ottobre a metà marzo ogni mattina quando esco a portare i bimbi a scuola, lui è là che mi aspetta, fa un paio di svolazzi tanto per farsi notare, e poi pazienta finchè non ritorno da scuola. Allora altri svolazzi, si piazza in veranda e appena apro la portafinestra della cucina, fa il coraggiosissimo e entra in cucina a becchettare fin sotto il tavolo. Con me e Zaira ancora imbottite con la giacca a vento perchè fa freddo, zitte zitte e immobili sedute per terra in cucina a guardarlo mentre fa colazione a neanche mezzo metro da noi.

  Altre volte, diciamo le rare volte in cui il pavimento della cucina è più o meno pulito, gli metto briciole, grassini del prosciutto e pezzetti di mela sulla soglia della portafinestra e mi siedo là vicino a guardarlo assieme a tutti e 3 i bimbi che sorridono felici, e che poi commentano su quanto sia coraggioso quel pugnetto di piume colorate.
. E lui mangia tranquillo, sa che ormai ci ha ammaestrati...due svolazzi e un cinguettio per un pugno di briciole. Ma quanta gioia nel vedere quelle piume rosse ritornare ogni inverno!